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parlare di fede ai bambini

Ecco la testimonianza data ai genitori del nostro catechismo parrocchiale da Emmanuele Magli, giovane di 23 anni, insegnante di religione in una scuola elementare a Bologna.

Emmanuele ha creato un canale su YouTube di contenuti religiosi per tutti “Religione 2.0” e conduce su Tv2000 a Roma un programma sulla religione per bambini e ragazzi

unnamedParlare delle cose della fede e della religione ai più piccoli non è facile perché tocca il proprio modo di capire e vivere la fede. Con i genitori del catechesi della parrocchia, nella consueta catechesi per i genitori, abbiamo coinvolto un giovane insegnante di religione per vedere cosa fa e con quale stile.

Si tratta di Emmanuele (con due “m” lui sottolinea sempre) Magli di Bologna, che si è collegato a distanza e ha parlato della sua esperienza di insegnamento ai più piccoli. E’ insegnate e anche credente, e gli abbiamo chiesto: “come spieghi ai bambini la Quaresima che sta per iniziare?”

Ed ecco la sua lezione e anche testimonianza di fede.

la Quaresima è più aggiungere che togliere

Quaresima che significa? Dalla parola capiamo che ci si rifà al numero 40.

Nel vangelo il numero 40 è importante. Sono i 40 giorni nei quali Gesù è stato nel deserto. Per noi cristiani sono i 40 giorni che precedono la Pasqua. Sono 40 giorni che servono per prepararsi alla Pasqua, centro della nostra fede, perché Gesù è risorto

Bisogna prepararsi per non farci troppo prendere dai mille impegni e dalle tante cose da fare che ci distraggono spesso dal centro della fede.

Abbiamo quindi bisogno di una seria preparazione. E’ come gli sportivi che si preparano all’appuntamento della gara con molto impegno negli allenamenti prima del grande evento.

Come cristiani dobbiamo arrivare alla Pasqua preparando specialmente il cuore.

In Quaresima si dice sempre che si devono fare i “fioretti”.i Cosa sono? Il loro nome viene ovviamente da “piccolo fiore” e quindi sono come piccoli fiori che offriamo a Gesù: sono piccole rinunce che indicano come fiori il nostro amore per Lui, per dire cosa siamo disposti a rinunciare perchè gli vogliamo bene.

Ma più importanti dei “fioretti”, cioè più importante delle rinunce, ci sono le cose che dobbiamo “aggiungere” in quaresima. Infatti, prima di preoccuparci di togliere qualcosa, dobbiamo preoccuparci di “aggiungere”, aggiungere tanti piccoli gesti d’amore per Dio e per le persone. Aggiungiamo piccoli gesti che di solito non facciamo. Aggiungiamo qualcosa che magari cambia poco a noi ma dà molto a qualcun altro.

Aggiungiamo qualcosa di positivo e buono alla nostra vita. Le rinunce (i “fioretti”) servono a “fare spazio” a qualcosa da aggiungere che può essere tempo di preghiera, un atto di carità, ascoltare qualcuno…

La resurrezione di Gesù è fondamentale per la nostra fede, e senza resurrezione di Gesù non c’è la nostra religione, per questo non possiamo sprecarla e dimenticarla. 

la fede non come qualcosa di astratto

Come trasmettere la fede ai ragazzi? La fede è qualcosa che prima di tutto parla a me, che sento attuale! Su questo dobbiamo fare leva. Non è qualcosa di “vecchio”.

Per questo la Bibbia va letta e studiata… e attualizzata con la propria vita. 

Mi piace molto il personaggio di Abramo che è presentato come il padre nella fede del popolo di Israele, e nella storia della Bibbia è visto come uno dei massimi riferimenti! Ma quando poi leggi bene la sua storia ti accorgi che è una storia lunga e complessa, e Abramo davvero ne combina di tutti colori E’ proprio come uno di noi! Addirittura è pronto a svendere la moglie come sorella al faraone pur di fare bella figura… E’ solo un piccolo esempio di una storia biblica che non nasconde la “normalità” degli uomini e donne che però insieme a Dio hanno fatto cose straordinarie. 

Il cammino di fede è un cammino umano anche per noi oggi come per i personaggi della Bibbia. Ma proprio la Bibbia mi aiuta a affrontare la fede con i miei dubbi senza avere paura delle tante domande che ho dentro.

Trasmettiamo la fede quando la testimoniamo non come qualcosa di “mentale”,  “astratto”, ma come una storia che ci tocca concretamente dentro la vita.

le domande sono importanti

Dentro tutti, dentro ogni uomo e donna, anche dentro i nostri bambini e ragazzi c’è una dimensione e una domanda spirituale. Tutti in un modo o l’altro cerchiamo Dio e cerchiamo una risposta alle nostre domande spirituali.

Nei bambini più piccoli queste domande profonde vengono fuori più facilmente con meno filtri… filtri che mettiamo spesso noi adulti! I bambini non hanno paura di fare domande che sembrano assurde su Dio e sulla fede, ma alla fine ci accorgiamo che sono anche domande nostre, solo che non vogliamo ammetterlo.

Per la fede i dubbi e le domande sono fondamentali!l La ragione è a servizio della fede…

La fede e la vita sono unite, non sono separate, e i bambini con la loro immediatezza me lo insegnano ogni giorno.

Emmanuele con due “m”

Abbiamo chiesto a Emmanuele il perchè delle due “m” nel nome.

Il nome glielo hanno dato i suoi genitori che volevano essere fedeli al racconto del Vangelo dove Gesù viene chiamato l’Emmanuele, che letteralmente significa “Dio-con-noi”. 

Se è vero che il nome dice qualcosa sia della nostra origine ma anche della nostra vocazione, questo nome con due “m” sicuramente ricorda a Emmanuele che Dio è con lui, e anche attraverso di lui, con la sua freschezza di fede e il suo impegno di insegnante di religione arriva ai bambini che incontra ogni giorno a scuola.

unnameddPer i video di Emmanuele Magli basta cercare “Religione 2.0” su YouTube

Ecco i link sulla Quaresima da vedere con i vostri bambini e ragazzi

Canale “Religione 2.0” di Emmanuele Magli