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il vaccino della festa

Ricominciamo la festa dell’oratorio per crescere più forti insieme. Dopo due anni di stop per la pandemia, quest’anno ritorna la Festa estiva dell’Oratorio di Moniga. Tra sabato 13 e lunedì 15 agosto, negli spazi all’aperto di fronte alla chiesa parrocchiale di San Martino, tornano i tavoli pieni di famiglie e turisti, lo spiedo e la musica, insieme al folto gruppo di volontari della parrocchia e amici del paese.

Mentre scrivo guardo anche il cielo con un po’ di apprensione, e non per verificare se sta cadendo un meteorite (anche se in questi anni ‘20 del 2000 ci si può aspettare di tutto…) ma sperando che il tempo meteorologico ci sia il più amico possibile.

Ma se il cielo sopra Moniga non lo possiamo prevedere al 100% e sapremo come andrà quando andrà, il cielo dentro la comunità parrocchiale sembra davvero aver ritrovato il sereno, dopo i tempi burrascosi del covid.Screenshot_20220728-185658_WhatsApp

Come per tante attività ed eventi in giro per il mondo così come qui nel nostro bel territorio di Moniga, la pandemia ha bloccato tutto, obbligandoci a stare distanti, alzando le necessarie barriere sanitarie e impedendo di fatto tutto quello che ci portava a stare insieme e fare festa. E in questi due anni purtroppo il covid così come anche altri eventi luttuosi hanno oscurato anche il cielo di tante famiglie di volontari e parrocchiani. È anche per loro che la parrocchia riavvia la festa dell’oratorio, anche se non è sempre facile riavviare le attività fermate.

In particolare vorrei ricordare due persone del gruppo volontari che dall’ultima festa pre-pandemia del 2019 sono venute a mancare: Luca Lovato e Mario Focardi. Luca che è mancato improvvisamente un paio di mesi prima del covid, aveva dato davvero tutto sé stesso per l’oratorio e per la festa, instancabile fino all’ultimo perché tutto funzionasse. E poi anche Mario, che è stato tra i primi ad essere portato via nella prima fase della pandemia. Ricordare loro due con gratitudine e simpatia (che rimangono sempre vive) ci fa andare ai tanti amici e volontari che sono scomparsi negli anni precedenti, amici che hanno dato un contributo alle feste passate che rimane ancora vivo.

“Fare insieme” è il miglior vaccino contro il virus dell’isolamento e del pessimismo che sono dilagati in questi anni. “Fare insieme” entra nel corpo della comunità parrocchiale e sociale che ci protegge a lungo. Per questo ringrazio ancora come parroco tutti coloro che anche con poco danno una mano perché la festa ricominci e si rinnovi.

Guardo ancora il cielo, ma voglio andare oltre le nuvole (che spero siano poche o nulle) per andare con gli occhi del cuore verso Dio. Lui dalla festa eterna del paradiso guarda in giù e magari un po’ si lecca i baffi per il nostro famoso spiedo bresciano, che lassù sono sicuro non fanno così buono!

Dal cielo, dove stanno anche tutti i volontari, i parrocchiani e i cittadini di Moniga che sono andati avanti, arrivi un raggio di sole nel cuore di tutti noi, perché non smettiamo di “fare insieme” per un cielo comunitario sempre sereno.

Mario Focardi 01

Mario Focardi

Luca Lovato 01

Luca Lovato